Acquisto in asta

PUBBLICATO IL 21 settembre 2023

Acquisto in asta

Acquisto in asta

Quando si parla di aste immobiliari ci riferiamo ad immobili con un valore di vendita mediamente inferiore del 30% in quanto il bene in questione viene sottratto alla persona, o all’impresa, per motivi di insolvenza.
La proprietà, gravata di debito, viene dunque pignorata e inserita nella vendita del mercato immobiliare da un Tribunale giudiziario ad un prezzo ribassato.

Ad oggi, la partecipazione ad un’asta è consentita davvero a tutti, grazie all’informatizzazione ed alla conseguente introduzione delle cosiddette Aste “telematiche”.

Come acquistare all’asta?

Proviamo però ad entrare più nello specifico.
Una volta avvenuto il pignoramento, il giudice designato per l’evoluzione della pratica incaricherà ad un perito di riportare tutte le specifiche necessarie alla descrizione del bene e soprattutto di stabilire il prezzo base di partenza per l’asta.
A questo punto, viene emesso l’avviso d’asta, ovvero il documento ufficiale contenente informazioni di assoluta importanza ai fini della partecipazione, tra cui:

  • Indirizzo dell’immobile
  • Perizia (con eventuali foto)
  • Luogo, data e ora dell’asta
  • Prezzo base di vendita
  • Importo minimo di rialzo
  • Data ultima per la presentazione delle offerte
  • Stato dell’immobile (libero o sottoposto a vincoli di persone e/o cose)

Tipologia di aste

Le tipologie di aste più diffuse sono senza dubbio quelle senza e con incanto.

Asta senza incanto

Nel primo caso il partecipante deve presentare un’offerta di acquisto in busta chiusa, allegandovi inoltre:

  • i propri dati di contatto
  • tempi e modalità di pagamento in caso di assegnazione dell’immobile
  • un assegno circolare, a titolo di cauzione, riportante il 10% della cifra offerta
Preparata dunque questa documentazione l’interessato avrà il dovere di consegnare il proprio fascicolo presso gli uffici del tribunale di competenza o direttamente all’esperto incaricato dal giudice.
Con il ricevimento di più offerte valide non vince la più alta, bensì il giudice designato stabilisce una vera e propria gara d’asta, il cui prezzo base sarà rappresentato dalla cifra più alta presente tra le offerte valide.

Asta con incanto

Nel momento in cui invece l’asta senza incanto vada deserta, e dunque non siano state presentate offerte valide, si apre lo scenario dell’asta con incanto.
Il giudice dispone infatti una gara pubblica, in cui i partecipanti hanno un tempo massimo di tre minuti per presentare la propria offerta, periodo dopo il quale l’asta viene considerata conclusa.

A differenza dell’asta in busta chiusa, che una volta aggiudicata è definitiva, nel caso di asta con incanto l’aggiudicazione è provvisoria. Infatti, entro 10 giorni dalla conclusione dell’asta i partecipanti possono presentare un’offerta maggiorata almeno di 1/5 rispetto all’offerta vincitrice. Se questo dovesse accadere, il giudice annuncia una nuova gara riservata ai partecipanti della precedente. A questo punto il vincitore deve saldare l’intera cifra entro i termini stabiliti dall’avviso di vendita.

Al contrario, se a seguito dei tre tentativi di vendita previsti dalla norma, con ogni base d’asta ribassata di 1/4 rispetto a quella precedente, l’immobile pignorato non viene venduto, il giudice ha l’obbligo di chiudere anzitempo il processo esecutivo e si riserva la possibilità di scegliere di indurre un’ulteriore asta con prezzo di vendita ridotto fino al 50%.



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